Extreme Ironing: quando il lavoro domestico è uno sport estremo
La stiratura è diventato un avventuroso sport da praticare sott’acqua o a 3000 metri di altezza.
Per esorcizzare la noia o la monotonia dei lavori domestici, alcuni provetti sub australiani hanno partecipato, muniti di ferro e asse da stiro, ad una vera e propria gara a 3 metri di profondità. Il loro scopo era stabilire il nuovo record del mondo in “Underwater Extreme Ironing” (letteralmente stiratura estrema sott’acqua). I 43 scatenati sportivi appassionati del ferro da stiro si sono immersi per ben 25 minuti polverizzando il precedente record mondiale detenuto da un gruppo di 16 stiratori estremi della Nuova Zelanda.
Qualche interessante dettaglio sulla prova: sono ovviamente stati utilizzati ferri non elettrici e il ricavato dell’esibizione è stato devoluto a un’associazione benefica per bambini. Stiamo parlando di Extreme Ironing, che annovera un migliaio di appassionati sparsi in tutto il globo e un campionato del mondo e assegna i punteggi non solo sulla base della qualità della stiratura, ma anche su quella dello stile e della velocità. Durante le gare vengono premiati anche gli scatti fotografici più d’effetto e spettacolari. Tra questi uno dei più strabilianti è opera del fotografo Gordon Forbes che ha immortalato uno stiratore su uno strapiombo, a circa 100 metri d’altezza, appeso ad una fune tesa fra due vette della catena montuosa sudafricana di Cedelberg.
Precursore di questo sport estremo è stato l’inglese Phil Shaw (soprannominato Vapore) che nel 1997 prese asse e ferro, se li caricò sulla schiena con una corda ad estensione e partì per una scalata. Arrivato sulla vetta, alzò trionfalmente il ferro e cominciò a stirare la sua camicia.
Ma non solo abissi o vette. Tra gli scenari preferiti degli extreme ironers si annoverano luoghi selvaggi con alligatori e bisonti, grattacieli di New York, torrenti minacciosi e kayak precari… Alcuni stiratori estremi si sono cimentati con la loro disciplina anche sul tetto di un osservatorio astronomico e ai piedi di una piramide egizia.
Il prossimo sport estremo che proprio non ci saremmo aspettati? La contabilità estrema, ovvero gestire i conti aziendali stesi sul fondo di una grotta o dentro un igloo. La sfida è aperta!