Il grano saraceno anti cellulite di inizio primavera
Le tante virtù di un “non cereale” che nutre, disintossica e ci aiuta a drenare i liquidi dai tessuti.
Chiamato da molti anche grano nero, a dispetto del nome non è affatto un cereale ed è del tutto privo di glutine.
Ma a causa delle sue proprietà nutrizionali e di come viene usato fin dai tempi antichi in cucina, viene spesso collocato proprio tra i cereali.
Grazie ai suoi componenti, il grano saraceno ha un effetto benefico per il nostro organismo sotto vari aspetti.
Innanzitutto, contribuisce a ridurre il colesterolo cattivo (LDL), può fornire un aiuto nella regolazione dei valori della pressione arteriosa e nell’attenuare le oscillazioni della glicemia. È anche molto ricco di potassio e grazie al basso indice glicemico che lo contraddistingue può aiutare nella prevenzione di diabete e obesità, rivelandosi quindi un cibo da prediligere all’interno delle diete dimagranti.
Il particolare “grano non grano” contiene poi un composto fitochimico tonificante per le pareti dei vasi capillari, che in generale migliora la circolazione del sangue rivelandosi utile per chi soffre di emorroidi e vene varicose.
Dal punto di vista estetico, svolge inoltre un’utile funzione disintossicante per chi desidera eliminare i liquidi in eccesso e prevenire infiammazioni e cellulite. La primavera è dunque un’ottima stagione per gustarlo in vari modi e prepararsi quindi, dal di dentro, alla prova costume, mangiando bene e sentendosi in forma.
Come si prepara?
Il grano saraceno va lavato in acqua fredda, scolato e tostato rapidamente, e quindi va bollito in acqua calda salata per almeno venti minuti. A questo punto si può utilizzare con verdure e legumi per zuppe e insalate.
Per un effetto detox, si consiglia di assumere ogni mattina un infuso di grano saraceno tostato (in giapponese Sobacha), da noi chiamato anche tè stellato, rinfrescante nella bella stagione e riscaldante in inverno.
Per prepararlo, si fanno tostare a fuoco lento in una padella i semi di grano saraceno. Con questi si fa, successivamente, un’infusione di 5 minuti in acqua bollente.