Chi ha paura dei carboidrati?
Temuti, evitati e a volte persino eliminati dalle diete, negli ultimi anni i carboidrati sono diventati lo spauracchio di molti che si trovino a dieta o in sovrappeso, ma perché? E soprattutto, a ragione?
Nel mondo del fitness così come in quello delle diete, si vive di mode e di falsi miti o convinzioni dure a morire. Una di queste vede protagonisti i carboidrati, macronutriente fondamentale, ritenuto negli ultimi decenni e ingiustamente, il grande colpevole di girovita abbondanti.
La realtà è che i glucidi non fanno ingrassare più o meno di altri macronutrienti (grassi e proteine), eppure se vi siete mai messi a dieta o avete seguito un regime povero di carboidrati siete sicuramente dimagriti, allora dove sta l’inghippo? In prima battuta, se avete tagliato i glucidi avete conseguentemente ridotto anche l’introito di grassi: a esempio mangiando meno pasta, avrete mangiato anche meno sugo ben condito, assaggiando meno dolci avrete ingerito meno burro ecc. Questo è importante anche perché i carboidrati stimolano la risposta insulinica del nostro corpo facendo così immagazzinare i grassi immediatamente ingeriti nei nostri adipociti – leggi: fianchi, addome, cosce ecc.
Un’altra eventuale possibilità è data dal fatto che abbiate aumentato la quantità di proteine a discapito dei carbo, che a parità di peso regalano un piacevole senso di sazietà prima, ma con tutta probabilità quello che è davvero cambiato è il conteggio calorico totale. Tradotto, avete semplicemente mangiato meno di tutto che è il vero punto di ogni dieta. Ciò che ci porta a dimagrire infatti è sempre la differenza tra quanto il nostro corpo brucia – anche solo per tenerci in piedi e svegli – e quante calorie ingeriamo. Fatto salvo casi rari o particolari, la regola aurea è semplicemente e sempre questa, per tutti.
Quindi si può mangiare di tutto un po’ e quando si vuole?
Non sarebbe corretto dire neppure così: ognuno di noi ha esigenze e necessità specifiche che vanno assecondate. C’è chi si allena 4 volte in palestra e chi vive una vita sedentaria con 8 ore passate alla scrivania, di conseguenza non si tratterà solo di avere un diverso intake calorico ma anche di avere un diverso apporto di macronutrienti. A chi chiedere allora? Come sempre, meglio non inventarsi novelli dietologi, la cosa migliore è rivolgersi a un medico nutrizionista che sappia metterci nella giusta direzione, coltivando magari una sana curiosità verso l’argomento ‘nutrizione’ con la lettura di saggi scientifici.
Per approfondire: Non rinunciare ai carboidrati.