Il segreto per una pelle più bella e sana passa anche attraverso una corretta alimentazione
Un’alimentazione carente di alcuni grassi può determinare disturbi cutanei.
Avete una pelle secca, che tende un poco a squamare? Vi capita di avere arrossamenti cutanei lievemente pruriginosi, che “vanno e vengono” in modo apparentemente imprevedibile? Le spiegazioni di questi fenomeni, piuttosto comuni, sono naturalmente molte: ma il problema potrebbe risiedere in un’alimentazione insufficiente in alcuni grassi particolari, denominati polinsaturi, che i biochimici del primo ‘900 avevano definito “vitamina F”. Avevano infatti osservato che ratti e topolini tenuti ad una dieta molto carente di questi grassi sviluppavano rapidamente un pelo poco lucido, opaco, ed una pelle, appunto, irritata e secca.
Il problema è che questi grassi polinsaturi dai nomi impronunciabili (soprattutto l’acido alfa-linolenico, l’acido linoleico) hanno una caratteristica comune e importante: il nostro organismo non è in grado di produrli e deve quindi ottenerli attraverso l’alimentazione. Si chiamano, non a caso, acidi grassi essenziali: proprio perché non possiamo “farne a meno”.
Ma c’è un problema: i dati disponibili mostrano chiaramente che, in media, in Italia, il consumo di questi acidi grassi è insufficiente.
L’Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) ha pubblicato alcuni anni addietro i risultati di un’ampia indagine, che ha interessato oltre 2.000 italiani di ambo i sessi e di tutte le età, che dimostra come questi acidi grassi, nel loro complesso, coprano circa il 4% delle calorie che consumiamo, mentre dovrebbero stare tra il 6% ed il 10%. Rapportando il conto alle 2.000 calorie giornaliere cui si fa in genere riferimento, i dati INRAN mostrano che consumiamo in media circa 9 grammi di questi acidi grassi, mentre dovremmo consumarne da 13 a 22.
Che fare, allora? In realtà non è difficile aumentare il consumo quotidiano di vitamina F. L’acido alfa – linolenico è contenuto nelle noci, nei vegetali in foglia, nell’olio di lino; l’acido linoleico in tutta la frutta secca e – soprattutto – in molti oli vegetali come l’olio di mais.
Un cucchiaio al giorno di Olio Cuore (10 grammi) apporta da solo più di 5 grammi di acido linoleico (più un centinaio di milligrammi di alfa-linolenico): quanto basta per tornare in area di sicurezza.
Ah, dimenticavo: potete anche applicarlo direttamente sulla pelle (molte creme ne sono ricche).
Provare per credere!