Riso Artemide al profumo di mare
Il progetto Cuore da Chef ti porta nella cucina di Marco Sacco, chef 2 stelle Michelin, ogni mese con un nuovo piatto.
Ingredienti
- 320 g Riso Artemide
- 1,5 L brodo vegetale
- 80 g Olio Cuore
- 120 g fave, piselli, fagiolini crudi
- 1/2 seppia grande
- Olio Cuore q.b per la finitura
- 1,2 L acqua
- 40 g carote
- 40 g cipolla bianca novella
- 80 g porri
- 40 g sedani
- 20 g aglio
- 2 g alloro
- 2 g pepe nero
- 20 g sale
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Preparazione
Per preparare il brodo vegetale: tagliare le verdure e gli aromi e metterli in infusione. Tenere il fuoco basso e portare l’acqua a ebollizione. Lasciare bollire per circa un’ora, filtrare e raffreddare.
Per il riso artemide: cuocere il riso nel brodo vegetale per 40 minuti, poi scolare e raffreddare.
Per ottenere la tagliatella di seppia: pulire la seppia togliendo la testa, le pellicine e le interiora. Ricompattare, avvolgere nella pellicola e mettere nell’abbattitore (oppure acquistare il pesce già pulito e abbattuto. Al momento del servizio, affettare sottile con un coltello ben affilato.
Finitura e presentazione: rigenerare il riso nel brodo vegetale, salare, mantecare con Olio di Mais Cuore e guarnire con le fave, i piselli e i fagiolini crudi. Adagiare la tagliatella di seppia sul riso e finire con Olio di Mais Cuore.
Siamo di fronte a un piatto unico completo, con una composizione in termini di macronutrienti davvero equilibrata: associa infatti carboidrati del riso, proteine della seppia e dei legumi (piselli e fave), grassi polinsaturi dell’olio di mais. In particolare le proteine contenute in questo piatto derivano in buona parte dai legumi che sono anche fonte di fibra (oltre che di micronutrienti). Le linee guida per una sana alimentazione italiana incoraggiano il consumo di questi vegetali in alternativa a carne, pesce, uova e formaggi. L’abbinamento con i cereali (in questo caso il riso) facilita l’assunzione di proteine con un buon valore nutrizionale.
Bio
Il suo amore per la cucina lo accompagna da quando era un bambino. Marco Sacco, lo chef che vanta due stelle Michelin per il suo ristorante Piccolo Lago, si diverte a proporre un mix irriverente di creatività e tradizione.