Affrontare il cambio di stagione
Le giornate si allungano, le temperature si addolciscono mentre la natura attorno a noi si risveglia: tutto sembrerebbe indicare il comporsi di un quadro idilliaco eppure il cambio di stagione non per tutti è esente da qualche piccola conseguenza.
Allergie ai pollini, sonnolenza, nervosismi e irritabilità ma anche gonfiori e spossatezza posso presentarsi a braccetto col fiorire della primavera ed è del tutto normale! Questo perché mentre abbandoniamo cappotti e maglioni in un angolo dell’armadio, chiediamo al nostro corpo molte più energie senza neppure accorgercene ma basta qualche piccolo accorgimento nella nostra quotidianità per tornare a splendere in piena forma.
- Dolce Dormire
Con l’aumento delle ore di luce è naturale vivere giornate più lunghe e piene di attività, l’importante è proseguire (o cominciare!) a dormire un numero di ore sufficienti a sentirsi riposati. Può sembrare un consiglio al limite del banale ma è importante ricordare di concedersi sempre un tempo di ripresa sufficiente durante la notte, e se si soffre di insonnia o semplicemente d’ansia si possono usare alcune piccole attenzioni: dal bere una tisana rilassante – perfette quelle alla melissa – all’assumere melatonina, un ormone naturalmente prodotto dal nostro corpo e con un ruolo molto importante nel ciclo sonno-veglia. La melatonina è commercializzata liberamente nel nostro paese ma è comunque sempre preferibile chiederne merito al proprio medico.
- La felicità è tutta questione di allenamento
La regola aurea di dedicare mezz’ora tutti i giorni al movimento (anche per abbassare il livello di colesterolo LDL), vale tutto l’anno ma è innegabile che la dolcezza delle temperature primaverili ci permetta di tornare a fare sport all’aperto con maggiore slancio!
L’importante è scegliere un’attività adatta alla propria persona e ai propri gusti: che si tratti di lunghe camminate, corse prolungate, intensi boot camp o persino pesi, l’obiettivo non è solo superare la prova costume ma soprattutto godere del rilascio di serotonina, il cosiddetto ‘ormone della felicità’, prodotto dal nostro organismo tutte le volte che ci alleniamo. Con profondi effetti sul nostro benessere, questo neurotrasmettitore può influenzare il sonno, l’appetito e soprattutto l’umore aiutandoci non poco nel ritrovare serenità.
- Idratarsi
Volete sentirvi più vigili, concentrati e perdere quello spiacevole senso di spossatezza? Assicuratevi di assumere sufficienti liquidi dato che questo permette il corretto afflusso di sangue e quindi di ossigeno al cervello e non solo! Bere acqua – ma anche tisane, spremute, centrifugati e succhi non zuccherati – ha effetti positivi sulla bellezza della pelle, la salute di muscoli e delle articolazioni senza dimenticare l’importante ruolo giocato nel funzionamento di cuore e reni.
- Mangiar bene e sentirsi in forma
L’inizio di una stagione può fungere da occasione per prendere qualche nuova buona abitudine anche a tavola. Cerchiamo quanto più possibile di mangiare regolarmente, senza saltare i pasti per via degli impegni: questo ci assicurerà un rilascio costante di giuste energie durante tutta la giornata. È importante scegliere sempre verdura e frutta di stagione, accantonato quanto più possibile il cosiddetto cibo spazzatura colpevole di appesantirci. Infine, un’attenzione speciale va riposta nel reintegrare gli eventuali sali minerali persi con la sudorazione: in particolar modo nelle donne, un basso livello di potassio e magnesio può portare a un forte senso di affaticamento.
- Prendersi cura di sé con un sorriso
In ultima analisi affianco a delle sane e giuste abitudini è bene avere anche un corretto stato mentale. Affrontare quanto più possibilmente le piccole difficoltà di ogni giorno sorridendo ha un reale effetto positivo sul proprio umore generale. Dimenticate le lamentele, le polemiche e siate positivi!
Quando se ne sente il bisogno è giusto anche dedicarsi un momento di relax senza sensi di colpa, magari facendo un bel bagno caldo, godendo di un massaggio o semplicemente di un libro prendendo un istante per sé e finire così di ‘ricaricare le batterie’.