Proteggere il cuore con la Mindfulness
La mindfulness, termine inglese che indica la consapevolezza, è una tecnica di meditazione nata attorno agli anni ’70 derivata dalla tradizione della meditazione del buddhismo classico; sta avendo un notevole successo ai giorni nostri, tanto che proliferano i corsi per avvicinarsi a questa disciplina. Alla sua base ci sono tre concetti che ruotano tutti attorno a una maggiore consapevolezza di se stessi:
- Osservare senza giudicare
- Qui e ora, ovvero focalizzarci sul nostro presente
- Trasparenza emotiva, intesa come la capacità di analizzare le azioni che facciamo senza preconcetti
La mindfulness può avere effetti benefici in diversi ambiti della nostra vita e può contribuire a un miglioramento della salute fisica e mentale. Un recente studio della Brown University ha inoltre evidenziato come questa meditazione può avere un impatto positivo anche sul cuore. A sostenerlo è il Dr. Eric Loucks, esperto in psicologia cardiovascolare ed epidemiologia sociale che da oltre 20 anni di occupa di mindfulness.
La sua ricerca sugli effetti di questa meditazione sul sistema cardiovascolare è stata pubblicata sull’International Journal of Behavior Medicine, ed è stata poi ripresa da prestigiose testate come TIME Magazine e il Washington post. Il Dr. Loucks ha mostrato come la capacità di focalizzarsi sul momento presente, concentrandosi su ciò che si sta pensando e vivendo in un preciso istante, porta a una maggiore capacità di discernimento e a una maggiore resistenza a comportamenti dannosi per il nostro sistema cardiovascolare.
La ricerca è stata condotta su un campione di 382 adulti a cui è stato chiesto di compilare un questionario conforme agli standard MAAS (Mindfull Attention Awareness Scale), mettendolo in relazione con i sette indicatori di salute cardiovascolare suggeriti dall’American Heart Association: consumo di tabacco, attività fisica, indice di massa corporea, consumo di frutta e verdura, colesterolo, pressione sanguigna e glicemia. Per ogni partecipante sono stati tenuti in considerazioni altri parametri quali età, sesso, razza ed educazione. Analizzando i migliori punteggi su quattro dei sette indicatori di salute cardiovascolare, più un punteggio di salute generale composito, è emerso che chi ha ottenuto punteggi più alti nel test presentava anche una maggiore salute cardiovascolare.
Dal momento che chiunque può praticare la mindfulness e che la consapevolezza migliora con l’allenamento, la ricerca ha messo in luce come questa meditazione può essere efficace per la salute in generale e per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
L’aspetto positivo della mindfulness è che può essere fatta in qualsiasi momento; camminando, seduti sulla sedia, mentre si fanno faccende domestiche, quando si mangia qualcosa… L’importante è essere presenti e concentrati su ciò che si sta facendo. Se mangiamo una mela, per esempio, dobbiamo concentrarci su cosa accade dentro di noi, sul gusto, sulle sensazioni positive o negative. Di fatto dobbiamo eliminare gli automatismi (abbiamo fame, quindi mangiamo senza pensare bene a cosa stiamo mangiando) e i pensieri che ci possono distrarre (stiamo pensando ad altro e magari mastichiamo male perché non prestiamo attenzione a quello che stiamo facendo). Se applichiamo questo concetto al cibo spazzatura ecco che la consapevolezza ci aiuta ad eliminare stili di vita che possono incidere negativamente sulla nostra salute e sul nostro sistema cardiovascolare.