Expo verso la chiusura, ecco i progetti per il futuro del cibo.

Expo verso la chiusura: ecco i progetti per il futuro del cibo

Mancano pochi giorni alla chiusura di Expo Milano 2015, e mentre assistiamo alle lunghe code degli ultimi visitatori dimentichiamoci per un momento dei numeri e delle polemiche: il tema di questa Esposizione Universale è stato “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, e ci sembra interessante vedere in che modo Expo 2015 abbia onorato argomenti di vitale importanza come la sicurezza alimentare, la biodiversità e la sostenibilità.

 

 

La Carta di Milano, vera eredità culturale di Expo Milano 2015, costituisce probabilmente il simbolo principale di un impegno comune rivolto a eliminare la fame nel mondo. I maggiori esperti provenienti da tutto il mondo hanno partecipato alla redazione di un documento dai concreti contenuti scientifici ed economici, consegnato il 16 ottobre nelle mani del segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon in occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione.

 

 

Di sicuro rilievo, in un’ottica rivolta al futuro dell’agricoltura globale, sono state inoltre le cinque giornate del VI Congresso mondiale degli agronomi. Oltre 800 esperti si sono confrontati intorno al tema “Cibo e identità”, redigendo la Carta mondiale dell’agronomo: un prezioso strumento che traccia il percorso da seguire per ‘progettare’ il cibo del futuro, e che ha contribuito in modo importante alla Carta di Milano.

 

 

Una particolare attenzione è stata data al ruolo ricoperto dalla donna nell’agricoltura del mondo e nella lotta contro gli sprechi: il progetto We-Women For Expo ha visto il susseguirsi di numerosi incontri e dibattiti che hanno posto la donna al centro di un progetto globale di sviluppo sostenibile.

 

 

Tra conferenze, buoni propositi e documenti programmatici, il cibo – quello vero, saporito e di qualità – non è ovviamente rimasto in secondo piano. Della vastissima offerta alimentare presente in Expo Milano 2015 avrete già letto (o assaggiato) molto, e quindi ci soffermiamo sulla realtà che meglio di altre si è proposta come paladina dei valori della sicurezza alimentare e della biodiversità.

 

 

Ci riferiamo al padiglione dell’associazione Slow food , situato nell’area internazionale di Expo Milano 2015. Affianco a percorsi didattici, all’orto agroecologico e al Teatro Slow Food, che in sei mesi ha ospitato più di 200 eventi, speriamo che abbiate avuto l’occasione di assaggiare il vino e i formaggi presentati nei percorsi degustativi Slow Wine e Slow Cheese: il modo migliore per celebrare al meglio i temi e i valori di Expo Milano 2015.


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